"L'Obliquomo rappresenta una metafora della vita. Il suo ideatore di mondi distorti, con le sue incursioni nel mondo reale, fa riflettere sulla continua lotta fra il bene e il male, tra la perfezione e la classicità 'imposte' dalla natura e dalla conoscenza e l'imperfetto che può annidarsi in ogni dove, fra la creatività del genio sregolato e i vincoli della razionalità. Per Sergio Ponchione tale battaglia ha già il suo vincitore e con quest'opera egli non fa altro se non dar vita a un ben riuscito inno alla fantasia"
Come mi ha scritto un'amico: non è facile essere studiati da vivi, se poi si è delle rane non ne parliamo. È però accaduto. Luca Muscogiuri, giovane laureando salentino, ha onorato il mio lavoro sull'Obliquomo rendendolo protagonista della sua tesi di laurea in linguistica italiana. In 150 pagine, tavola per tavola, quasi vignetta per vignetta, l'obliquo viene analizzato e sviscerato in ogni suo più recondito significato. Non aggiungo altro se non un grosso grazie un pò commosso e imbarazzato.
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